mercoledì 18 novembre 2009

GLI INIZI


Nel 1952 la Hepburn si sottopose a un provino per il nuovo film del regista statunitense William Wyler, Vacanze romane.
La Paramount Pictures, casa produttrice del film, voleva l'attrice inglese Elizabeth Taylor per il ruolo della protagonista ma, dopo aver visionato il provino della Hepburn, Wyler si convinse ad assegnarle il ruolo principale, quello della Principessa Anna.
Le riprese iniziarono nell'estate del 1952. Dopo due settimane dall'inizio della lavorazione, Gregory Peck, che interpretava il ruolo maschile principale, chiamò il suo agente chiedendo che, nei titoli, il nome della Hepburn fosse messo in risalto quanto il suo,Come da lui predetto, la Hepburn vinse l'Oscar come migliore attrice protagonista,nel 1954. Oltre all'Oscar, ricevette anche un BAFTA come miglior attrice.
Dopo la fine delle riprese, tornò a New York dove fu impegnata nelle repliche di Gigi per altri otto mesi. Le venne offerto un contratto per sette film con la Paramount, con pause di dodici mesi tra un film e l'altro per permetterle di recitare a teatro.
Dopo l'esperienza di Vacanze romane, fu chiamata ad interpretare il ruolo della protagonista femminile nel film di Billy Wilder, Sabrina, accanto a Humphrey Bogart e William Holden. Il guardaroba della Hepburn venne affidato allo stilista francese Givenchy. Quando gli fu detto che la «signorina Hepburn» voleva incontrarlo, Givenchy pensò di veder arrivare Katharine Hepburn. Invece si trovò davanti Audrey Hepburn, ma non ne fu deluso. I due, infatti, strinsero da allora un'amicizia e un sodalizio professionale che sarebbero durati tutta la vita. Per Sabrina, la Hepburn ricevette nuovamente una nomination all'Oscar come migliore attrice protagonista, ma il premio andò a Grace Kelly. Il film ricevette un Oscar per i migliori costumi e lanciò la Hepburn nell'Olimpo delle star hollywodiane.
Nel 1954 tornò sui palcoscenici interpretando il ruolo principale in Ondine, insieme all'attore e regista statunitense Mel Ferrer, con il quale si sarebbe sposata proprio quell'anno. Durante le rappresentazioni dello spettacolo teatrale, la Hepburn ricevette un Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico, oltre al succitato Oscar per Vacanze romane. Sei settimane dopo aver ricevuto l'Oscar, fu premiata con un Tony Award quale migliore attrice per la sua interpretazione in Ondine.
Verso la seconda metà degli anni cinquanta, Audrey Hepburn era diventata una delle più grandi attrici di Hollywood e un'icona dello stile. La sua figura snella e il suo ben noto buon gusto erano ammirati e imitati. Diventata una delle maggiori attrazioni del cinema hollywoodiano, continuò a lavorare con attori importanti, come Fred Astaire, Maurice Chevalier, Gary Cooper, Cary Grant e molti altri volti noti del cinema statunitense e internazionale.
Cenerentola a Parigi (Funny Face), girato nel 1957 fu uno dei film preferiti della Hepburn, anche perché le offrì l'occasione, dopo tanti anni passati a studiare danza, di ballare insieme con Fred Astaire. La storia di una monaca (The Nun's Story), del 1959, vide l'attrice affrontare una delle sue interpretazioni più difficili.
Il personaggio di Holly Golightly, da lei impersonato nel film Colazione da Tiffany(Breakfast at Tiffany's), tratto dal romanzo di Truman Capote e diretto da Blake Edwards nel 1961, venne considerato come una delle figure più incisive e rappresentative del cinema statunitense del XX secolo.
Nel 1964 fu impegnata in uno dei suoi ruoli più famosi, quello di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady. Venne scelta al posto dell'allora poco conosciuta Julie Andrews, che aveva interpretato il ruolo di Eliza a Broadway. Inizialmente la Hepburn rifiutò il ruolo e chiese che fosse assegnato alla Andrews, ma quando le dissero che la parte, in alternativa, sarebbe andata ad Elizabeth Taylor, e mai alla Andrews, decise di accettare. Durante la lavorazione del film, la Hepburn scoprì di essere stata doppiata nei pezzi musicali. In segno di protesta se ne andò dal set, per tornare il mattino seguente scusandosi per il suo comportamento. Solo poche frasi da due canzoni, nel film, sono effettivamente cantate dalla Hepburn. Doppiaggio a parte, molti critici ritennero l'interpretazione della Hepburn eccellente.
Nel 1967, recitò in Due per la strada (Two for the Road), diretto da Stanley Donen, film strutturato in maniera piuttosto innovativa per l'epoca e che affrontava il tema del divorzio. Caso volle che, proprio in quel periodo, la Hepburn vivesse un momento di profonda crisi con il marito Mel Ferrer. Il film successivo, Gli occhi della notte (Wait Until Dark) fu per lei una prova difficile, sia per il ruolo particolarmente impegnativo (quello di una donna cieca), sia a causa dell'imminente divorzio da Ferrer che era il produttore del film. Per la sua interpretazione la Hepburn ricevette un'altra nomination come migliore attrice che, però, non vinse.
La stella sull'Hollywood Walk of FameDal 1967 in poi, lavorò in maniera molto sporadica. Dopo il divorzio da Ferrer, la Hepburn aveva sposato uno psichiatra italiano, Andrea Dotti con il quale aveva avuto il suo secondo figlio, Luca. La gravidanza fu molto difficile e l'attrice dovette rimanere quasi tutto il tempo a letto. Con l'arrivo di Luca, la Hepburn decise di diminuire i suoi impegni di attrice e di dedicarsi alla famiglia. Tornò al cinema nel 1976, accanto a Sean Connery in Robin e Marian (Robin and Marian), film che ebbe un successo moderato. Nel 1979 interpretò il ruolo principale in Linea di sangue (Bloodline), ma il film fu un fallimento di critica e di botteghino.
L'ultimo ruolo importante della sua carriera cinematografica fu nel 1981, accanto a Ben Gazzara, nella commedia ...e tutti risero (They All Laughed), diretta da Peter Bogdanovich che ricevette un buon successo di critica, ma che fu presente nelle sale per un periodo molto breve.
La sua ultima apparizione sul grande schermo fu un cameo nel film di Steven Spielberg Always - Per sempre (Always), nel 1988. Nel film, che non ebbe un grande successo, interpretava il ruolo di un angelo. Negli ultimi mesi della sua vita, lavorò in televisione come presentatrice del programma Gardens of the World with Audrey Hepburn, la cui prima puntata andò in onda il giorno successivo alla sua morte e per il quale ricevette un Emmy postumo. In quest'ultimo periodo la Hepburn registrò anche un album di letture di fiabe, Audrey Hepburn's Enchanted Tales, che le valse un Grammy, anch'esso postumo.

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