sabato 21 novembre 2009

UNA MAMMA SPECIALE


Mia madre ha avuto una vita coronata dal successo e segnata dalle scelte giuste, la prima delle quali fu la sua carriera. Più tardi, invece, scelse la famiglia. E infine, quando noi figli eravamo ormai cresciuti e avevamo le nostre vite, scelse i bambini bisognosi di tutto il mondo: scelse di restituire quel che poteva in cambio di ciò che aveva avuto dalla vita. Per lei, in questa scelta così importante e determinante, stava la chiave per capire, e forse anche curare, qualcosa che l’aveva accompagnata nel corso di tutta la vita: una profonda, radicata tristezza.
Nell’era delle grandi star hollywoodiane, nessuna fu mai più luminosa di Audrey Hepburn. Il suo fascino, la sua grazia, la sua apparente fragilità e, naturalmente, il suo viso straordinario hanno ammaliato gli spettatori in ogni angolo del mondo. Sullo schermo e sul palcoscenico ha affascinato milioni di persone vestendo i panni di Gigi, Eliza Doolittle e Holly Golightly. Ma per Sean, suo figlio, era semplicemente e prima di tutto «la mamma».
In questo libro, che è il primo, vero ritratto privato di Audrey Hepburn, Sean Hepburn Ferrer ci accompagna per mano e con delicatezza nel mondo interiore dell’attrice più celebrata di Hollywood, raccontandoci la storia di sua madre, dall’infanzia trascorsa nell’Olanda devastata dalla guerra, all’apice della sua carriera cinematografica, fino ai giorni vissuti lontano dalla macchina da presa e dai paparazzi. Un modo di vedere Audrey certamente diverso da quello finora rivelato dall’obiettivo dai fotografi: attraverso lo sguardo di un figlio che l’adorava. Intimo e commovente, Audrey Hepburn, un’anima elegante contiene circa trecento tra fotografie, disegni (quelli della stessa Audrey) e documenti, la maggior parte dei quali finora inediti.
Più che una classica biografia hollywoodiana, questo libro parla del rapporto tra una madre e suo figlio. Ci presenta un’Audrey Hepburn inedita, tanto triste quanto bella. Nonostante il proprio sentimento d’impotenza di fronte agli orrori del mondo e la propria incapacità di risolvere le proprie insicurezze affettive, Audrey fu una madre straordinaria per i suoi due figli, Sean (che la definisce «la sua migliore amica») e Luca, orgogliosi entrambi, una volta adulti, nel vedere la propria madre mettere la propria fama al servizio dei bambini meno fortunati del mondo. Nella veste di portavoce dell’UNICEF, infatti, Audrey non risparmiò le forze nel tentativo di convogliare l’attenzione internazionale sulle tragiche condizioni di vita di milioni di bambini, vittime della miseria e di tutte le sue conseguenze.

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